Pisto nel fantastico mondo ... dei biberon!! -parte prima-

18.6.13 Neo Mamma Ob Board 0 Comments

Probabilmente prima di parlare di biberon dovrei raccontare per esteso la nostra "avventura" o, per meglio dire, "disAvventura" con l'allattamento al seno. Inoltre devo ancora postare le famose schede sull'allattamento che ci avevano dato al corso pre-parto.

Prometto che racconterò ogni cosa quanto prima, assieme a tutte le informazioni che ho collezionato durante la mia, seppur
breve, esperienza di mamma che allatta. Parlerò di allattamento, tiralatte, sterilizzatori, scalda biberon, latte in polvere e tutto quello con cui abbiamo avuto a che fare Pisto ed io in questi primi due mesi. 

Tenete presente che con questo post non intendo pubblicizzare alcunché. Non vendo prodotti per l'infanzia perciò non ho nulla da guadagnarci parlando bene, oppure male, di un prodotto piuttosto che di un altro. Si tratta semplicemente di considerazioni fatte in questi due mesi, che possono valere solo per Pisto e la sottoscritta oppure essere condivise da altre mamme con problematiche simili alle nostre.

Dunque: siete recentemente state in un negozio per bimbi per acquistare un biberon?
Io si!E ne sono uscita sconfitta. Più di una volta, a quanto pare.
Ricordo quando mio fratello era piccolo. Esisteva un unico tipo di biberon: presumibilmente della Chicco, in vetro, con tettarelle dal flusso variabile da sostituire. Ricordo che insistevo per dare io da mangiare al mio fratellino e che mia mamma mi raccomandava di tenere il biberon ben saldo, inclinato verso l'alto per far sì che nella tettarella non si formassero bolle d'aria.
Con l'immagine di una piccola me nell'intento di dare da mangiare al suo fratellino mi sono avviata al negozio.

...

Ovviamente oggi i biberon non sono più solo in vetro e della Chicco.
I biberon moderni sono in polipropilene, senza bisfenolo (BPA), con tettarelle in silicone oppure in caucciù, che si sterilizzano direttamente in microonde e lavano in lavastoviglie ed hanno foglietti illustrativi tradotti in sedici lingue, che aperti hanno le stesse dimensioni delle pagine di un quotidiano. Tuttavia qualche rara eccezione in vetro si trova ancora. 
Vogliamo parlare di varietà di marchi in commercio? Si, perché non esistono più solamente i biberon della Chicco: oggi ci sono anche quelli della Nuk, TommeeTippee, Avent, Medela, MAM, Nuby... senza contare quelli marchiati Prenatàl, BeautyBaby, Coop ecc. 
E come se non bastasse ogni marchio ha la propria particolarità, la propria forma, il proprio sistema anti-colica e le sue tettarelle di cui è necessario capire il tipo di flusso. 

Lasciatemelo dire: un gran casino!
Se, al contrario della sottoscritta, non avete incontrato alcuna difficoltà e il vostro bambino si è placidamente adattato al primo biberon che avete acquistato allora ritenetevi fortunate e sappiate che provo un'immensa invidia per voi!

Con Pisto non è stato così facile. Pisto è un tipetto bello deciso (un po' rompino, per dirla tutta). Lui non si adatta. Se una tettarella non gli va oppure ha un flusso che non gli sembra sufficientemente convincente sputazza latte in ogni dove e rifiuta il biberon tra le grida. Facile, vero?

Prima di iniziare con la carrellata dei biberon che abbiamo provato è doveroso, da parte mia, precisare che la maggior parte di questi lì ho acquistati oltre confine ad un prezzo DECISAMENTE più conveniente rispetto a quello di qualsiasi negozio in Italia. Li ho acquistati presso un punto vendita di un negozio tedesco, in cui tutti i prodotti di marchi tedeschi e austriaci (con alcune eccezioni) hanno un costo infinitamente inferiore a quello con cui vengono venduti da noi. Se siete della mia zona o vi può interessare l'argomento lasciatemi un messaggio nei commenti oppure mandatemi una mail. Ovviamente ho dato un'occhiata anche a diversi negozi di prodotti per bambini online e i prezzi mi sono parsi comunque parecchio più alti. E non solamente per quanto riguarda i biberon, ma anche per i pannolini, salviettine e creme varie (fanno eccezione alcune promozioni periodiche o sconti particolari di certi punti vendita). 
Spesso mi faccio venire i sensi di colpa e mi dico che dovrei acquistare in Italia per contribuire a sostenere la nostra economia, ma poi mi ricordo che questo paese è lo stesso che mi passa la bellezza di 100€ di contributo di maternità al mese e che non mi permette di detrarre nemmeno le spese sanitarie, che condanna il lavoro in nero ma ammette l'esistenza di contratti come il mio, "a chiamata", che di fatto non hanno alcun controllo e inneggiano allo sfruttamento dei dipendenti. Quei benedetti 100€ devo farmeli bastare per molte cose!

Signore, diamo il via alle danze!

Il primo biberon che abbiamo provato è quello incluso nella confezione del tiralatte manuale Avent di Philips. Nello specifico è un biberon da 125ml della linea Natural di Avent
Serve per raccogliere il latte estratto, ma
si può anche usare per conservarlo in frigorifero e, successivamente, come biberon per darlo al pupo.

- Forma e aspetto: abbastanza standard, facile da impugnare. Unica pecca: il biberon incluso nella confezione del tiralatte è piccolino e contiene al massimo 125ml, perciò se avete molto latte dovrete sterilizzarlo un sacco di volte (come facevamo noi), acquistarne degli altri, oppure comprare dei contenitori appositi per conservare il latte estratto. Inoltre, man mano che il bimbo cresce, avrete comunque bisogno di qualcosa di più capiente.
- Tettarella: con design a forma di petalo e forma anatomica. Morbida e flessibile.

- Sistema anti-colica: due piccole valvoline laterali attraverso cui passa l'aria. Funzionano bene e sono FACILI. Facili da comprendere, da pulire, insomma facili! 
- Assemblaggio: molto semplice, intuitivo e veloce.
- Sterilizzazione: volendo seguire alla lettera le indicazioni sul foglietto illustrativo, il dispositivo intero andrebbe
sterilizzato facendolo bollire per una decina di minuti mediante l'apposito sterilizzatore Avent. Logico, no? Io, per la verità, non potendone più di mettere a bollire l'acqua ogni volta, ho provato a metterlo nello sterilizzatore a vapore per microonde e non è successo nulla di tragico..
- Prezzo: non ho acquistato un singolo biberon Avent, ma ho visto che in generale in Italia sono piuttosto cari. Prezzo oltre
confine: sui 6/8€ per il formato più grande, sempre compatibile col tiralatte.



Il secondo, per ordine cronologico, è un biberon della Nuby con tettarella Softflex 0+ che ci hanno regalato in un negozio di articoli per bambini.



- Forma e aspetto: in generale hanno fantasie e colori molto belli, anche se quello che ci è stato dato in prova era trasparente, senza
alcun disegno. La forma è particolare, piuttosto larga alla sommità, perciò fate attenzione se avete già uno scalda biberon a casa perché potrebbero non entrarvi.
- Tettarella: immensa e tondeggiante a simulare l'areola del seno materno. In silicone medicale, morbido e flessibile.
- Sistema anti-colica: anche questo ha  tre piccole, semplici valvole a lato della tettarella per far entrare l'aria. Sono comode, semplici e il
flusso è ottimo. 
Esiste in commercio un nuovo modello, quello con il "sacchettino ZERO ARIA" . Non l'ho provato, anche se sono stata tentata di acquistarlo. Costa qualcosina in più e bisogna comprare anche i ricambi dei sacchettini anti-colica. Per informazioni premete sul link.
- Assemblaggio: discretamente semplice.
- Sterilizzazione: nessuna accortezza in particolare, almeno per questo modello qui.
- Prezzo: in Italia li ho trovati dai 6 ai 10/12€. In generale un buon prodotto.

Come avrete notato, almeno in questa prima parte, la maggior parte delle immagini (esclusa quella iniziale) sono prese dai siti internet dei prodotti in questione (non ho fatto le foto per pigrizia, ammetto!), ma nella seconda parte del post le immagini saranno per lo più fotografie dei prodotti fatte da me, devo solo trovare il tempo di sistemarle. Bacini ;-*

0 commenti: